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Salute

Il concetto di vita

By Giugno 16, 2024No Comments

Le definizioni diverse sul concetto di vita, hanno subito e subiscono tutt’ora una continua reinterpretazione, in base al contesto storico-sociale che ne analizza e ne descrive l’evoluzione; gli esperti del settore nel campo della biologia evolutiva e non, per esempio, ne specificano la semplice banalità, tutto nasce, vive, e se è fortunato e deciso, aggiungerei, genera vita e poi, muore; Per gli amanti di Darwin è solo un susseguirsi di procreazione e correzione della specie, che cammina lungo il suo percorso evolutivo, tralasciando o non sottolineando che potrebbe essere invece una semplice reazione biochimica, azione e reazione, come ad esempio l’energia in forma di luce solare che porta il nostro normale accrescimento su questo nostro pianeta pieno di vita.

Ma negli ultimi anni, decenni ormai, abbiamo sicuramente avuto un’accelerazione ,un inglobamento di altri concetti, come il concetto di vita Artificiale o Robotica; dove questi simulano tramite programmi software, una vita vera e propria con le sue problematiche, dove l’ambiente è assolutamente controllato, fittizio e digitale, ma non per questo meno vero, una realtà diversa forse, diversa dalla nostra certo, è inutile girarci intorno quella robotica in sostanza, che ci piaccia o no, si fa sempre più importante e grande nella nostra società odierna e guadagna spazio nella vita di tutti noi, e anche se ancora non ne notiamo i cambiamenti sociali, presto o tardi capiremo quale importanza avrà, e quale sarà il suo posto, nella nostra evoluzione sociale.

Il concetto di vita però è legato in modo indissolubile al concetto di cultura, e la cultura porta in sé un insieme di conoscenze e costumi, diritti e moralità, arte e abitudini comportamentali in genere della società stessa, che ne rappresenta l’individuo con tutti i suoi fantastici pregi e i suoi infinti difetti.

L’individuo cresce, prospera seguendo la sua caratteristica più importante, la “dinamicità”, comportamenti dettati da caratteristiche comuni, che tutte le culture hanno:

  • comportamenti appresi per imitazione da bambini
  • comportamenti appresi lungo tutto il percorso di vita soprattutto in fasi delicate dell’esistenza, come quelle adolescenziali dove i legami più forti possono plagiare e veicolare la crescita etica e morale
  • comportamenti condivisi in società che ne influenzano per riflesso l’agire individuale
  • comportamenti generazionali che ne influenzano l’evoluzione di quelle successive
  • comportamenti dettati da credi culturali radicati

Insomma, sembra chiaro che il concetto di vita, viene letto da noi tutti, in base alla nostra cultura, a come la società ci ha allattato volenti o nolenti, e quindi la nostra salute e il nostro benessere lo percepiamo con i nostri filtri, la nostra soggettività, dolore e malattia li vediamo in modi diversi, e il corpo, una macchina di cui sappiamo spesso ancora troppo poco si mette a servizio del nostro modo di vedere.

Ecco che allora conta ciò che pensiamo e come lo pensiamo, e anche se tutto ciò che percepiamo è un insieme del nostro vissuto, possiamo sicuramente essere più consapevoli di ciò che è stato e di ciò che potrebbe essere, magari direzionandoci sul bicchiere mezzo pieno per quanto sia possibile, e se ci decidiamo a prendere in mano le redini del nostro futuro, forse le cose potrebbero non esser poi cosi male; un po’ come il concetto della morte, dove alcune culture la vedono come una tragedia, una fine da piangere, ed altre come una un inizio di cui gioire, certo qui ho estremizzato, ma il concetto di fondo rimane a mio parere lo stesso. A Noi la scelta dunque, ma a prescindere dalla nostra radice culturale e da come vediamo questa nostra bella e spesso dura esistenza, la cosa importante è viverla come meglio crediamo, come meglio possiamo, perché è nostra, e non possediamo niente di più prezioso.

IDEA CHIAVE: Guardiamo la vita con il nostro cuore, non solo con i nostri occhi.

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